Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

sabato 27 settembre 2014

Agenti infettivi e tumori

La medicina è una scienza in divenire (a mio modesto avviso diviene mooooolto lentamente!)... e dunque... ecco a voi (rullo di tamburi) le "ultime news" sulla "origine" del cancro (tadaaaa) 

informazioni estrapolate dalla pagina ufficiale dell'IFO
 
Epidemiologia 
Negli ultimi vent'anni si è accumulata l'evidenza che diversi agenti infettivi, in particolare i virus, hanno un ruolo significativo nell'insorgenza del cancro. Almeno il 15% di tutti i tumori, più di 1 milione di casi per anno, possono essere collegati ad un’infezione virale (vedi paragrafi successivi) ed un altro 5% può essere attribuito ad infezioni batteriche e da parassiti.

Infezioni batteriche o parassitarie che possono essere causa di tumori
Helicobacter pylori é un batterio isolato in biopsie gastriche che é considerato carcinogenico per gli uomini come stabilito da parte dello IARC - International Agency for Research on Cancer nel 1994.   Il 40% di tutti i tumori dello stomaco nel mondo, con maggiore incidenza nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi avanzati, può essere attribuito a questo batterio. Inoltre é messo in correlazione con un raro linfoma gastrico, che guarisce dopo trattamento antibiotico in grado di eliminare l'helicobacter pylori. Allo stesso tempo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, parassiti quali gli schistosomi sono stati recentemente messi in correlazione con i tumori della vescica; ed infine certi vermi come l'opisthorchis viverrini endemico nel Sud-Est asiatico sono associati al colangiocarcinoma del fegato e sono stati definiti come carcinogenici per l’uomo.

Infezioni virali che possono essere causa di tumori
I virus possono causare tumori con meccanismi diretti, cioè collegati alla presenza di proteine virali ad azione tumorale (oncogeni), oppure con meccanismi indiretti che provocano una iperattività cellulare o la perdita del controllo immunitario favorendo l’insorgenza del tumore. Per alcuni virus il tipo di meccanismo trasformativo è stato chiaramente accertato, mentre per altri è ancora oggetto di discussione scientifica.

I virus che possono essere causa di tumori per via diretta e/o indiretta
I Virus Epatitici (Epatite B e C).
Il 50% di tutti i tumori del fegato nel mondo sono attribuibili ad una infezione da epatite B (HBV), per la quale tra l'altro é disponibile un efficace vaccino che farebbe scomparire questi tumori.  Almeno 300.000 casi di tumori del fegato con mortalità quasi del 100% potrebbero essere evitati con un’idonea campagna vaccinale. Il virus dell'epatite C (HCV), per cui non esiste però un vaccino, è associato non solo con l’epatocarcinoma,  ma anche con lo sviluppo di alcuni linfomi maligni.

Il Virus dell'AIDS HIVIl virus dell'AIDS (HIV) é indirettamente associato a due tumori: il sarcoma di Kaposi e il linfoma non-Hodgkin. L'immunodeficienza   causata da questo virus è alla base dello sviluppo di queste neoplasie. Per altro,  nei pazienti con HIV, anche altri tumori quali i tumori del capo e collo, tumori del testicolo, melanomi, tumori dell'ano, e malattia di Hodgkin sembrano essere in aumento.

Herpes Virus Umano di Tipo 8L’Herpes Virus umano di tipo 8 (HHV8)  o Kaposi Sarcoma Herpes Virus é considerato la causa del Sarcoma di  Kaposi cosiddetto classico ed é inoltre associato a vari tumori, quali il linfoma della cavità sierose o body-cavity-based lymphomas e la linfoadenopatia di Castleman.   

Epstein Barr VirusL'Epstein Barr virus (EBV) è un virus erpetico considerato carcinogeno con evidenza conclusiva nei riguardi del carcinoma naso-faringeo ed in linfomi quali: il linfoma di Burkitt, un linfoma di Hodgkin di tipo T e la malattia di Hodgkin.

Human T Leukemia Virus type 1 (HTLV1)L'HTLV1 é considerato carcinogeno per l'uomo in quanto causa una leucemia acuta di tipo T, endemica nelle zone costiere del Sud del Giappone.

Polyoma virusRecentemente un nuovo tipo di Polyoma Virus, il Merkell Cell Polyoma Virus (MCPyV), è stato messo in relazione con un raro ed aggressivo tumore cutaneo di origine neuroectodermica (Il carcinoma di Merkell). Ulteriori studi sono in corso per definire il nesso causale fra MCPyV e tumore.

Torque Teno Virus (TTV)I TTV sono ritenuti possibilmente associati ad alcune leucemie e linfomi infantili. Gli aspetti epidemiologici di questi tumori mettono in relazione il loro sviluppo con attività lavorative in agricoltura e con il contatto con bovini. I  TTV sono presenti in oltre il 25% dei bovini che potrebbero rappresentare una fonte di infezione. Allo stato attuale queste sono solo ipotesi che andranno vagliate dal punto di vi sta sperimentale.

Papilloma VirusI Papilloma Virus umani (HPV) sono un famiglia di virus che comprende  oltre 100 diversi genotipi  patogeni per l’uomo.  Alcuni di essi danno luogo a malattie proliferative benigne delle mucose e della pelle, come ad esempio condilomi e verruche, mentre  altri tipi sono messi in correlazione con il carcinoma del collo dell'utero,  in particolare i tipi 16 e 18  che sono considerati senz'altro carcinogenici per l'uomo. La diffusione dell’infezione  é molto alta negli adulti sessualmente attivi ed aumenta con l’aumentare del  il numero di partners sessuali. Tuttavia se nella maggior parte dei queste infezioni guariscono spontaneamente senza conseguenze, vi sono una minoranza di casi in cui l’infezione rimane persistente nell’organismo, e sono proprio queste infezioni persistenti quelle che possono provocare il tumore. In seguito ad una infezione persistente da parte di alcuni HPV, definiti ad alto rischio, la possibilità di contrarre un tumore della cervice è di molto superiore a quella che ha un fumatore di sviluppare un cancro del polmone. Gli HPV sono responsabili di oltre il 90% dei carcinomi del collo dell'utero su scala mondiale con una incidenza stimata superiore a   300.000 nuovi casi per anno. Gli HPV possono anche causare carcinomi squamosi della vulva, del pene e dell'ano in una percentuale minore dei casi e sono stati tendenzialmente associati ai tumori del capo e collo, dell'esofago e della cute, sebbene queste associazioni debbano essere confermate.

Conclusioni e prospettive future: L’identificazione di agenti infettivi come causa di una quota considerevole dei tumori umani, circa il 20%, può essere considerato uno dei maggiori risultati della ricerca sul cancro degli ultimi venti anni. La ricerca in virologia oltre ad aver aumentato le conoscenze sui meccanismi di cancerogenesi, consente oggi, nelle attività cliniche, una diagnosi precoce, l’individuazione di soggetti a rischio e la possibilità di effettuare la prevenzione dell’infezione.
L’utilità della vaccinazione contro l’epatite B è chiaramente riconoscibile in regioni con alta prevalenza di infezioni persistenti da Hepatitis B virus. Test clinici con vaccini anti HPV hanno provato la loro efficacia e i risultati delle campagne vaccinali in atto  ci diranno se saremo stati in grado di eradicare, per la prima volta, un tumore umano. L'eliminazione, poi, dell'helicobacter pylori con trattamento antibiotico può diminuire sensibilmente il rischio di tumori dello stomaco.


Fin qui la presentazione della pagina ufficiale dell'IFO e a seguire posto la presentazione di questa "scoperta" estrapolata da un altro sito (VideoScienza) pubblicata il 30 luglio 2011:

Quanti tumori dipendono dai virus?Le ricerche presentate a Trieste al convegno Icgeb

Le stime dicono che il trenta per cento dei tumori dipendono dall'azione di qualche virus: vuol dire che più o meno in un tumore su tre di quelli che colpiscono l'uomo la mutazione genetica che scatena il cancro è provocata da una semplice infezione virale, così dannosa da indurre le nostre cellulea impazzire e a dare origine a un tumore.
E' un meccanismo che fino a qualche anno fa era quasi ignoto, almeno al pubblico, e che adesso invece ha già portato all'assegnazione di un Premio Nobel, vinto da Harald zur Hausen per le sue ricerche sulla correlazione tra Papilloma virus e tumore dell'utero, e alla diffusione del vaccino contro questo virus come forma di prevenzione dal tumore per le donne.Dna Tumor Virus MeetingMa l'elenco dei tumori provocati dai virus si allunga ogni giorno. L'ultima occasione per fare il punto della situazione è stato il Dna Tumor Virus Meeting, il più importante appuntamento a livello internazionale per la ricerca sui tumori di origine virale, organizzato a Trieste dal Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb) che si è svolto a luglio (nell'immagine, la locandina), con studi presentati da 300 scienziati, tra i maggiori esperti del campo provenienti dai più prestigiosi centri di ricerca del mondo, oltre 120 interventi e 90 poster.

Papilloma virusAl centro dell'attenzione c'è ancora molto il Papilloma virus o Hpv (nell'immagine, il Papilloma virus fotografato dal Nih statunitense). Due tipi di Papilloma virus sono stati confermati come i responsabili di tumori non melanomatosi della cute (tecnicamente detti "non-melanoma skin cancer"), la forma più comune di tumore maligno nella popolazione di pelle chiara.
Il gruppo di Lawrence Banks (nella foto qui sotto), direttore del laboratorio di Virologia Tumorale dell’Icgeb e organizzatore dell’edizione triestina, sta approfondendo invece i meccanismi di azione del virus. "Abbiamo scoperto che dopo l’infezione di Papilloma virus nelle cellule ospite alcune proteine che generalmente hanno funzione di bloccare l'insorgere del tumore sembrano diventare esse stesse oncogeniche, come se ci fosse una sorta di diserzione da parte delle difese della cellula", spiega Banks.
Seguendo questa strada stanno nascendo nuove armi contro il cancro, come una terapia che punta inibire le proteine della cellula coinvolte nello sviluppo del cancro usando di piccole molecole, meno individuabili dalle difese immunitarie del corpo e meno Lawrence Banksfacilmente sopprimibili, che veicolano la terapia genica all’interno delle cellule tumorali riuscendo a bloccare l’azione degli oncogeni, la proliferazione tumorale e a stimolare un aumento degli oncosoppressori che distruggono ed eliminano le cellule cancerose.


Ma c'è anche il Merkel cell polyomavirus (MCPyV), un virus comunemente presente sulle pelle, che normalmente provoca infezioni asintomatiche e benigne, e che nel 2008 era stato identificato come responsabile dell’insorgenza del carcinoma di Merkel, un tumore cutaneo con un alto tasso di mortalità la cui frequenza si è triplicata nei pazienti trapiantati e nei soggetti immunodepressi. Dagli studi presentati al congresso risulta che il Merkel cell polyomavirus è sicuramente anche una delle cause dell’insorgenza della leucemia linfoide cronica, la forma di leucemia più diffusa nei paesi occidentali e la cui causa finora era ancora sconosciuta.
vediamo ora cosa ci dice il sito "cura del cancro, conoscere per vincere"
La cura del cancro diventa virale: Scopriamo i progressi e le nuove conoscenze che si sono fatti per la lotta contro i tumori.
Dopo oltre un decennio lo sviluppo delle conoscenze sui virus oncolitici ha fatto passi da giganti, queste nuove generazioni di virus oncolitici geneticamente armati per svolgere una azione mirata a svolgere un attacco su due fronti.
In primis la loro azione e' rivolta principalmente verso le cellule tumorali, con 2 criteri chiave:
 A) tempo di Lisi (distruzione delle cellule tumorali)
 B) Capacità di formazione del sincizio (capacità del virus di disporsi nelle cellule peritumorali prima della distruzione delle stesse e prima che il tumore cominci a difendersi);
La seconda si esplica sul fatto che interrompendo il genoma delle cellule tumorali attraverso il blocco del controllo della crescita delle stesse. Questi virus oncolitici hanno un trofismo quasi assoluto per le cellule tumorali nelle quali si autoreplicano ed un altra fondamentale azione e' lo stimolo delle colonie GM-CSF.
Tale stimolo ha come risultato che viene attirato uno sciame di globuli bianchi ed altri agenti operativi del sistema immunitario con ulteriore attacco al tumore.
I virus non hanno la capacita di infettare le cellule sane (questo asserisce D.K. oncologo e presidente della American Society for Gene and cellular therapy) per un blocco della timidin chinasi "prodotta dal tumore per impedire la morte cellulare" il risultato è' una fabbrica virale che si replica in modo impressionante all interno delle cellule tumorali.
Molti autori affermano che l'uso della chemioterapia e della ipertermia con i virus oncolitici amplificano la qualità ed il numero dei molteplici risultati positivi. Sopratutto l'associazione dell'ipertermia oncologica con la terapia oncolitica puo attraverso la tossicità indotta sul tumore, giungere ad un importante controllo sulla crescita del cancro e ci permette di usare la chemioterapia a dosaggi inferiori con gli stessi risultati, in quanto in questo modo potenziamo la citotossicità non aumentando gli effetti collaterali.
Tutto ciò è reso possibile dalla neovascolarizzazione tumorale, in poche parole il calore rimane intrappolato nelle lesioni tumorali generandone la morte con meccanismo di Apoptosi.
Recenti studi di biologia molecolare hanno isolato la proteina responsabile della neo angiogenesi, la proteina PAI1 (pai one) che e' capace di inibire la formazione di nuovi vasi tumorali tipici dei tumori che danno metastasi, ed è prodotta dall endotelio dei vasi sotto l'azione del calore.
In questo modo l'azione dei virus sulle cellule in moltiplicazione diviene letale. Nei prossimi articoli parleremo piu dettagliatamente dell uso specifico dei singoli Virus oncolitici e delle indispensabili terapie complementari

Dott. Ennio De Bartolomei
Casa di cura Villa Flaminia
Via Luigi Bodio, 58, Roma


Ora, secondo voi, non torniamo sul discorso delle difese naturali? e cioè che la migliore prevenzione sia il rafforzamento del sistema immunitario? cosa che include anche (se non specialmente) lo stress psicofisico!

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