Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

giovedì 28 agosto 2014

Il cibo dell'uomo

del Prof. Franco Berrino 
Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva - Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori

Vi proponiamo una serie di articoli tratti da: "Il cibo dell'Uomo" del  Prof. Berrino che partendo da considerazioni storiche, su come il cibo fosse considerato terapeutico dai nostri progenitori, giunge ai risultati odierni delle ricerche scientifiche in questo campo.
Un interessante piccolo saggio sull'alimentazione che con un linguaggio semplice e diretto ci fa capire l'importanza del nutrirsi in modo sano.
Vincenzo Campi - La Fruttivendola
Lo diceva anche la Bibbia
Quale debba essere il cibo dell'uomo ce lo dice la Bibbia, quando al sesto giorno della creazione Dio dice: “vi do tutte le piante con i loro semi... così avrete il vostro cibo”. Gli scienziati e i medici di oggi, però, abbagliati dai nuovi dogmi della biologia, non danno molta importanza alle parole della Bibbia. La chiesa ha contribuito non poco, fin dai tempi della persecuzione di Galileo, a togliere credibilità ad una fonte storica e antropologica importantissima sulla natura dell'uomo, del suo cibo, e del suo posto nel mondo. Ma gli uomini di scienza badano poco alla storia; sono convinti che la chimica e la biologia moderna siano sufficienti a guidare le scelte alimentari dell'uomo, e mentre rincorrono affannosamente nuove tecniche per rispondere a quesiti sempre più fini sui meccanismi molecolari che sottostanno alle funzioni complesse della vita, anche per modificarli con farmaci specifici, spesso dimenticando gli esperimenti di ieri, necessariamente più grossolani, ma spesso più vicini alla realtà della vita.
 
I primi esperimenti, un aneddoto molto significativo
Il primo grande esperimento sull'alimentazione dell'uomo è riferito proprio dalla Bibbia. Il giovane Daniele e altri rampolli di nobili famiglie di Israele erano stati fatti prigionieri da Nabucodonosor, il quale voleva però che fossero trattati con tutti i riguardi e ordinò ad Asfenez, l'eunuco di corte, che fossero nutriti con il cibo e il vino del re. Daniele e i suoi compagni si rifiutarono e pretesero acqua, cereali e legumi, com'erano abituati, e rassicurarono Asfenez, che temeva di incorrere nell'ira del tiranno, dicendogli che facesse la prova, e che li avrebbe visti più belli e più forti degli stessi figli del re.
L'importanza dei semi
I popoli della terra hanno sempre saputo, da quando gli dei hanno loro insegnato a coltivare i campi, che i cereali, con i legumi e occasionalmente altri semi, sono l'alimento dell'uomo. Nelle Americhe ancora oggi i poveri mangiano tortillas e fagioli neri, in Nord Africa semola di grano (il cuscus) e ceci, in Africa nera miglio e arachidi, in Oriente riso e soia, e anche da noi riso e lenticchie o pasta e fagioli. I cereali, purché mangiati nella loro integralità, associati ai legumi e ad una certa quota di semi oleosi e di verdure, e occasionalmente a cibo animale, offrono una perfetta combinazione alimentare, con la giusta quantità di carboidrati, che ci garantiscono una costante disponibilità di energia per la vita quotidiana, di proteine complete di tutti gli aminoacidi indispensabili per il ricambio delle strutture cellulari, di grassi di buona qualità, che assicurano il funzionamento di complessi sistemi biofisici e biochimici che controllano l'equilibrio dell'organismo, di fibre indigeribili che nutrono migliaia di miliardi di microbi che convivono nel nostro intestino contribuendo alla nostra nutrizione e alla nostra salute, di vitamine, di sali minerali e di un'infinità di altri fattori che da un lato sono indispensabili al corretto svolgimento di reazioni chimiche vitali e dall'altro ci proteggono da sostanze tossiche estranee o prodotte dal nostro stesso metabolismo.

Nel ricco occidente è cambiato lo stile alimentare
Nei paesi occidentali ricchi, soprattutto nel corso dell'ultimo secolo, lo stile alimentare si è progressivamente discostato da questo schema tradizionale dell'alimentazione dell'uomo per privilegiare cibi che un tempo erano mangiati solo eccezionalmente, come molti cibi animali (carni e latticini), o che non erano neanche conosciuti, come lo zucchero, le farine molto raffinate (come si riesce a ottenerle solo con le macchine moderne), gli oli raffinati (estratti chimicamente dai semi o dai frutti oleosi), o che addirittura non esistono in natura (come certi grassi che entrano nella composizione delle margarine, o come certi sostituti sintetici dei grassi che non essendo assimilabili dall'intestino consentirebbero, secondo la pubblicità, di continuare a mangiare schifezze senza paura di ingrassare). Questo modo di mangiare sempre più “ricco” di calorie, di zuccheri, di grassi e di proteine animali, ma
in realtà “povero” di alimenti naturalmente completi, ha contribuito grandemente allo sviluppo delle malattie tipiche dei paesi ricchi: l'obesità, la stitichezza, il diabete, l'ipertensione, l'osteoporosi, l'ipertrofia prostatica, l'aterosclerosi, l'infarto del miocardio, le demenze senili, e molti tumori, fra cuii tumori dell'intestino, della mammella, della prostata. 
 
Il cibo di origine animale
L'uomo, in realtà, ha sempre mangiato anche cibo animale, ma se si eccettuano alcuni popoli nomadi, o quelli che vivono in condizioni ambientali estreme per freddo o per altitudine, sono ben pochi gli esempi di alimentazione tradizionale con un'alta quota di cibo animale. Anche il latte, che oggi in Occidente è alimento quotidiano, dai più era consumato solo occasionalmente, perché non poteva essere conservato ed era facile veicolo di infezioni. È stato solo alcuni decenni dopo la scoperta della pastorizzazione, in pratica dopo la prima guerra mondiale, che ha cominciato ad essere distribuito nelle città. Ma molti popoli ancor oggi non bevono più latte dopo lo svezzamento.
La cultura medica, giustamente preoccupata del grave stato di denutrizione che imperversava nelle nostre campagne e nei quartieri popolari delle città nei primi decenni del secolo, ha avuto un ruolo importante nella promozione del cibo animale, e la disponibilità di latte e di carne, insieme al miglioramento delle condizioni igieniche delle abitazioni, ha probabilmente contribuito a migliorare lo stato nutrizionale e a difenderci dalle malattie infettive. Ma poi siamo andati troppo avanti su questa strada e il consumo di cibi animali e di cibi raffinati è entrato in una spirale di interessi produttivi e commerciali che ha completamente sovvertito le tradizioni alimentari dell'uomo. Non vogliamo certo sostenere che si stava meglio quando si stava peggio, quando c'era la fame e la povertà, ma piuttosto che la nostra ricchezza ci consentirebbe una varietà di dieta sufficiente a soddisfare appieno sia le nostre esigenze fisiologiche e nutrizionali sia il piacere della buona tavola senza sovraccaricarci di prodotti animali e di cibi impoveriti dai trattamenti industriali, che solo il plagio della pubblicità televisiva riesce a farci sembrare buoni.

domenica 24 agosto 2014

Ricerca sulla SLA

A proposito di secchiate d'acqua. Questa lettera l'ha scritta Silvia Giordano https://www.facebook.com/silviagiordano.m5s deputata M5S della Commissione Affari sociali. Vi consiglio di leggerla. Buona giornata.

Caro ‪#‎Renzi‬, ACCETTA LA SFIDA?

Sono una deputata del movimento 5 stelle, Lei non mi conosce, non sono una di quelle persone a cui piace la provocazione né tantomeno ho mai avuto a che fare direttamente con Lei. Ma le chiedo un favore, se si è asciugato dal getto di acqua gelata ed ha un momento, vorrei raccontarLe una semplice storia.


Poco più di 4 anni fa mia madre iniziò ad accusare dei dolori al piede destro. Ogni tanto perdeva l'equilibrio, alcune volte cadeva. Io la prendevo in giro pensando che fosse semplicemente più distratta del solito. Con la testa tra le nuvole. Ma le cadute continuavano e una di queste cadute le procurò una frattura. All'epoca vivevo solo io con mia madre, mi presi cura di lei come era giusto che fosse. Pensavo "capirai, è una frattura, passerà". Un giorno poi mi voleva dire di non mettere troppo caffè nel latte, aprì la bocca ed emise dei suoni, ma io non riuscivo a capirla. Pensavo che anche quello fosse un semplice momento, ma giorno dopo giorno mi accorsi che le cose stavano sempre più peggiorando. Parlava sempre peggio e controllava sempre meno il suo corpo. Facemmo dei controlli e le diagnosticarono la SLA. 

Mi perdoni caro Renzi, ma quella sì che fu una doccia fredda.

Chiamai i miei fratelli a raduno per capire cosa fare. Ci ritrovammo soli, del tutto soli. Non sapevamo cosa fare, non sapevamo a chi rivolgerci, non sapevamo cosa aspettarci. A Salerno poi sembrava impossibile. L'unico dottore che ci aiu a capire vagamente cosa sarebbe accaduto fu un neurologo da cui decidemmo di andare per un consulto che dopo i vari esami disse: "signora lei ha la SLA, ben presto non si muoverà più, non riuscirà a parlare, le dovranno fare la tracheo per respirare e nel giro di tre anni probabilmente morirà." Queste le sue parole.

Mia madre cadde in depressione. Strano... 
Noi figli cercavamo di darle forza, di farla uscire, di far il possibile per vederla almeno sorridere. Nulla. Da allora mia madre decise di non uscire più di casa, se non per delle visite. Io la vedevo ogni giorno o piangere o bloccarsi. Ogni tanto provava a parlare ma si innervosiva perché non riuscivamo a capirla.
A luglio 2013 era arrivata a pesare 43 chili e per respirare aveva una mascherina collegata ad una macchinetta che le copriva il volto. Decidemmo di procedere per farle fare una tracheo e una peg. Da quel momento in poi in realtà mia madre migliorò, mise peso, respirava meglio. Un sollievo. Una persona a te così cara si stabilizza ne puoi essere solo felice. Ed è vero, lo eravamo. Ma da li sono iniziate le avventure più assurde degne di un film tragicomico.


Dottori che non si trovano, assistenza domiciliare praticamente assente, personale dell'ASL che non sa usare i nuovi sistemi informatici e quindi non possono fare la prescrizione dell'ossigeno, infermiere che sbagliano a fare il cambio del catetere, per non pare poi dei laboratori che sbagliano a prelevare l'urina per fare poi l'esame. Io personalmente mi sono sentita dire che il problema è che in CAMPANIA C'È ABUSO DI OSSIGENO (fatto ripetuto anche al suo ministro MADIA che aveva dato parere contrario ad un ordine del giorno in materia) se Lei sa cosa vuol dire mi prego me lo spieghi. Per non parlare poi del semplice permesso per disabili per l'auto.

Vede, caro Renzi, lei si vanta di aver fatto dei progressi in tal senso nel decreto sulla pubblica amministrazione, ma non sa che il problema è a monte.

Per avere quel permesso devo recarmi con mia madre all'ufficio della medicina legale dove, non solo è presente un solo parcheggio per disabili oltretutto perennemente occupato (il che è ovvio visto il posto) ma l'ufficio stesso si trova al primo piano di un palazzo con ascensore si, ma situata dopo 6 scalini. Non fa nulla questo è il minimo.
Si figuri, che hanno voluto aggiustare le strade del quartiere dove abito, un bel lavoro davvero, mi hanno messo anche una palma sotto casa, peccato che il parcheggio per disabili che prima avevo sotto il portone adesso è all'improvviso scomparso.

Questo è solo per sdrammatizzare un po' la situazione con il folklore di questi atti quotidiani. Chiamiamolo folklore, perché altrimenti dovrei dire incompetenza, mancanza di rispetto dei diritti dei disabili e tanto altro... ma sfocerei nella critica e davvero non voglio.

Vede, caro Renzi, attualmente mia madre ha 85 di pressione (e parlo della massima), l'emoglobina a 8, ed una infezione batterica di 100.000 germi/ml. Non parla. Noi parliamo con lei utilizzando le dita della mano. Ogni dito è una lettera dell'alfabeto e quando pronunciamo la lettera che lei ha in mente chiude gli occhi. E poi ripartiamo. Lettera per lettera, parola per parola.
Il puntatore oculare?
Dovrebbe passarlo l'ASL ma qui a Salerno nessuno conosce la procedura adatta.
Comprarlo?
Impossibile. Costa sui 20 mila euro e i nostri soldi li impieghiamo in alcuni medicinali ma soprattutto per pagare delle persone che possano aiutaci visto che l'assistenza l'Italia in genere, e la Campania in particolare, non sa neanche cosa sia. Vuole venire Lei ad aiutarci?

Anzi no, Le dico una cosa, io nonostante tutto mi ritengo fortunata, ho una famiglia che mi aiuta, ho uno stipendio e "ringraziando il cielo" mia madre ha una pensione, ed ho lo sguardo di mia madre che vale più di 1000 altre cose, ma soprattutto, caro Renzi, ho la coscienza pulita e non ho bisogno di pulirla con una secchiata di acqua gelida.


Le chiedo una cortesia, la smetta con questa pagliacciata... non avere i servizi che ci spettano, vedere calpestati i diritti di mia madre e sapere che il GOVERNO preferisce dare soldi per F35 o per gli azionisti della Banca d'Italia è una cosa, ma essere anche presi in giro da chi potrebbe fare qualcosa è davvero troppo.

Scrivere questa lettera non è stato facile mi creda ma, posso capire la pubblicità alle donazioni, posso capire che lo facciano cantanti, attori, lo capisco davvero, ma Lei è il capo del Governo, Lei, se solo volesse, le cose potrebbe cambiarle, lo farà? Accetta la sfida?

venerdì 22 agosto 2014

Tisane fatte in casa: tutti i benefici per la salute

Certamente, prima di tutto si comincia a conoscere le piante e i loro effetti benefici, quindi armatevi di "santa pazienza" e informatevi sulle proprietà delle erbe che vi interessano! ^_^
Qui di seguito vi posto soltanto alcune delle varie tisane che potrete fare in casa. (estrapolate dal sito nonsprecare.it)

Il giardino in primavera è ricco di piante che possono essere utili per depurare il nostro organismo da tutte le tossine accumulate durante l’inverno. L’ortica, la lavanda, il cardo, la menta e i fiori di limone saranno eco alleati a costo zero per mantenersi belli e in salute. Possiamo essiccare le nostre erbe ed averle sempre disponibili per tutto l’anno. Vediamo come fare.

LEGGI ANCHE: Tisane disintossicanti dopo le feste

ricette tisane fai da te con le erbe del giardinoCOME FARE TISANE IN CASA - Per fare le tisane in casa occorre prendere le varie erbe che ci sono nel giardino: le spezie erbe aromatiche vanno bene tutte, inoltre abbiamo ortiche, fiori di arancia, limone, pesco e pero.
Raccogliamo queste erbe e facciamole essiccare perfettamente al sole oppure mettendole in forno a 50 gradi per 30/45 minuti. Se si possiede un essiccatore meglio ancora.
Una volta essiccate le erbe si può procedere a comporre i mix utili per preparare le nostre tisane.




Le tisane sono ricche di proprietà benefiche per la salute e oltre ad essere un valido contributo per combattere i primi freddi sono un’ottima abitudine per il nostro benessere.

Iniziamo ad affrontare al meglio la stagione con una piacevole abitudine pomeridiana o serale come una salutare tisana. Ecco allora come scegliere le tisane e come prepararle:

CAMOMILLA - Se avete un giardino sicuramente avrete notato che è uno di quei fiori che a volte non ha neppure bisogno di essere coltivato perché cresce spontaneamente. Quello alla camomilla è l’infuso più conosciuto in assoluto, da sempre utilizzato in caso di mal di testa o mal di pancia o semplicemente come tisana rilassante per conciliare il sonno e far dormire meglio i bambini.
Gli impacchi alla camomilla sono perfetti anche in caso di affaticamento, rossore o gonfiore degli occhi. Preparare in casa una tisana alla camomilla è molto semplice.
L’infuso può essere ottenuto sia da fiori freschi che secchi: questi ultimi devono essere prima essiccati al sole.
Fate bollire l’acqua e una volta raggiunta la giusta temperatura versatela sui fiori freschi o secchi e lasciate in infusione per alcuni minuti. Filtrate il tutto e zuccherate secondo il vostro gusto.

MALVA - Conosciuta per i suoi bellissimi fiori viola, viene utilizzata per combattere numerosi disturbi: dalla tosse al mal di gola al mal di stomaco. Perfetta inoltre per alleviare le infiammazioni dovute alle punture d’insetto, ha anche un effetto emolliente e idratante per la pelle. Per la preparazione della tisana potete utilizzare sia i fiori che le foglie: fate bollire 6 foglie fresche o qualche foglia essiccata in circa 500 ml di acqua, filtrate e in caso aggiungete un po’ di miele.

CALENDULA - Per curare naturalmente raffreddore e tosse potete provare anche la tisana alla calendula. Le sue foglie oltre che per l’infuso sono perfette anche in cucina per insaporire minestre e insalate.

TARASSACO - Anche il tarassaco come la camomilla cresce spontaneamente, pertanto in primavera  è abbastanza facile trovare le sue radici. Ha proprietà depurative e digestive: due tazze al giorno lontano dai pasti, vi aiuteranno a regolarizzare l’intestino e a depurare l’organismo.

MENTA - Vi abbiamo già parlato delle proprietà curative della menta, perfetta per alleviare numerosi disturbi grazie alle sue tisane che si presentano come un vero e proprio toccasana naturale. Dalle sue foglie si ottiene un infuso dalle proprietà digestive e tonificanti da utilizzare anche in caso di mal di denti o infiammazioni gengivali.

La tisana di menta ha un gusto fresco e delicato, è un tonico naturale per l’organismo. Si può gustare sia in inverno, bollente, che in estate, fresca e leggera. Si mettono in infusione circa 50 gr di menta in una tazza d’acqua bollente e si copre per circa 5 minuti.

ORTICA - Così come la menta, anche le foglie di ortica possono essere raccolte, essiccate e poi adoperate per la preparazione di ottime tisane dalle proprietà diuretiche e drenanti. Attenzione però ad utilizzare un paio di guanti quando la raccogliete: le foglie sono urticanti e possono irritare le mani. Per la realizzazione della tisana potete ricorrere alle foglie fresche nella quantità di 10 grammi per tazza oppure alle foglie essiccate e in questo caso vi basterà utilizzarne un cucchiaino.

L’ortica contiene i flavonoidi, sostanze in grado di proteggere i capillari e i vasi sanguigni oltre a sali minerali e la sua funzionalità è notevole: la sua assunzione contribuisce ad eliminare gli acidi e le scorie dall’organismo, una tisana all’ortica contribuisce dunque a ridurre il peso corporeo e a purificare l’organismo. Se si vuole preparare una tisana con le foglie fresche basta prendere 4 o 5 foglie di ortica, lavarle accuratamente e metterle in una tazza versando acqua calda. Si attende qualche minuto con la tazza coperta e si beve. Se si vuole fare una tisana con le foglie essiccate si prendono un paio di cucchiaini e si mettono in un colino dentro ad una tazza di acqua calda, si ricopre il tutto e si beve dopo 5 minuti..

LAVANDA E SALVIA - Ricche di  proprietà benefiche anche la lavanda e la salvia. Mentre quest’ultima può essere utilizzata per realizzare un gradevole infuso dalle proprietà digestive, la lavanda, i cui fiori devono essere raccolti a fine estate e lasciati essiccare, ha invece proprietà calmanti e rilassanti.

La lavanda, unita alla camomilla, è adatta come calmante. Una tisana con 30gr di fiori di camomilla e 30gr di fiori di lavanda prima di andare a dormire concilia il sonno e calma i nervi.

MELISSA - E ha proprietà distensive anche la Melissa da coltivare in vaso o da raccogliere in zone lontane dal traffico:  le sue cime fiorite sono l’ideale per la preparazione di tisane con cui alleviare stress e insonnia. È chiamata inoltre anche citronella per il suo olio essenziale che ricorda molto il profumo di limone. Per realizzare l’infuso fate bollire insieme alle foglie essiccate di melissa anche la scorza d’arancia o di limone e poi lasciate in infusione per qualche minuto.

TISANA AI BOCCIOLI DI ROSA - Molto conosciuti ed utilizzati in oriente, i boccioli di rosa, piccoli e delicati, possono essere prelevati dalle nostre piante in giardino e fatti essiccare. I boccioli di rosa possiedono un alto contenuto di vitamina C, hanno un leggero effetto diuretico e lassativo. Bisogna prendere 5 boccioli di rosa e metterli in infusione per 10 minuti con acqua bollente per degustarne il sapore delicato e il profumo unico.