Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

giovedì 8 novembre 2012

Differenza tra conflitto psicologico e biologico

Qual è la differenza tra un conflitto psicologico ed uno biologico?
Nella vita abbiamo spesso delle difficoltà, situazioni sgradite che ci mettono in crisi. Eppure non tutte ci portano a vivere le stesse conseguenze.

Alcuni conflitti ci stressano solamente, altri ci fanno ammalare.
I primi sono conflitti psicologici, mentre i secondi sono di tipo biologico.
  • Per conflitto s'intende una situazione in cui non possiamo ottenere ciò che vorremmo o di cui abbiamo bisogno. Magari è un'aspettativa delusa, oppure un imprevisto doloroso.

    I conflitti biologici sono tutte quelle circostanze in cui è in pericolo la vita stessa dell'individuo. A quel punto ciò che più ha importanza è trovare una soluzione rapida ed efficace per salvarsi, non c'è tempo per fare dissertazioni filosofiche.

    E' una questione di gerarchie. 
    Il cervello biologico ha il compito specifico di allungarvi la vita il più possibile  e nel migliore dei modi possibile per lui. Pur di riuscirci applicherà tutte quelle soluzioni già immagazzinate nelle sue memorie cellulari e che hanno dimostrato di essere state utili in passato.

    Se è necessario, il vostro cervello animale si impadronirà completamente di voi, sorvolando sulle vostre credenze, i vostri valori, il buon senso sociale, calpesterà chiunque pur di cavarsela. Ma se ciò accade significa solamente una cosa, che voi vi trovavate in condizioni estreme e in pericolo di vita.

    I requisiti per avere un conflitto di tipo 'biologico' sono molto precisi.

    1) Deve essere un avvenimento Drammatico (pericoloso per la sopravvivenza).

    2) Deve essere un avvenimento Inaspettato (non poteva in alcun modo essere prevedibile. La mente non si era ancora abituata all'idea perchè non ci aveva mai pensato).

    3) L'avvenimento drammatico e inaspettato è vissuto nell'isolamento (la persona saprà di aver vissuto qualcosa di pesante, potrà descrivere la scena ma non avrà accesso al 'Risentito' che è quello che gli permette di condividere la sua emozione con gli altri.
    La persona sarà sola perchè non riesce a capire cosa ha provato e nessuno riesce a capire ciò che gli succede).

    4) Non ci sono soluzioni praticabili alla situazione (questo evento è risolvibile? E in che modo? se ci sono soluzioni alternative allora per il cervello biologico può funzionare, il conflitto biologico viene ugualmente risolto, lo stress si elimina e la salute ritorna a livelli standard).

    Il problema è che le persone non sanno come si entra in conflitto e non sanno nè individuare gli choc, nè applicare le dovute soluzioni.

    Hamer chiama DHS il conflitto biologico, ovvero Dirk Hamer Sindrome. Infatti Hamer ebbe un conflitto biologico a seguito del trauma per la perdita del figlio Dirk morto in circostanze drammatiche, colpito da un colpo di fucile per mano di Vittorio Emanuele nel 1978.

    Se sono presenti tutte e 4 le condizioni di cui sopra, avremo un conflitto biologico, di conseguenza il tronco cerebrale andrà in allarme e richiederà l'applicazione di un programma speciale di sopravvivenza, che di solito chiamiamo malattia fisica, ma può essere anche un problema di tipo psichiatrico.

    Se anche solo una di quelle 4 condizioni non è soddisfatta, al posto di un conflitto biologico avremo un conflitto psicologico. La differenza è che nessuna malattia colpirà il nostro organismo.

    Poichè è assolutamente impossibile evitare di vivere degli choc e dunque dei conflitti inaspettati, drammatici o in isolamento; la miglior forma di prevenzione/azione è quella di ampliare le nostre vedute in modo da raccogliere i mezzi per ottenere quante più soluzioni ai problemi giornalieri possibile.


    Terry: A proposito di questo argomento, oggi ne ho vissuto uno particolare di choc: sono stata puntata da un auto che voleva farmi fermare a tutti i costi e per farlo ha usato un banale trucco= mi ha fatto rallentare la marcia mettendosi davanti alla mia auto più volte, e siccome stavo sulla Pontina ci ho messo un po' prima di riuscire a sorpassarla, ma proprio in quel momento (nel momento del sorpasso inevitabilmente lento), un terzo passeggero ha lanciato qualcosa sulla mia auto.
    Ho sentito un gran botto (così forte che ho addirittura pensato che avevano sparato sulla carrozzeria dell'auto!). Loro ce li avevo proprio di fianco quando mi sono voltata a guardare se potevo rientrare. Ho visto che mi hanno fatto cenno che qualcosa non andava nelle ruote e mi hanno invitano a fermarvi. Ripetutamente. Con le loro facce losche, ma vestiti per bene e con una bella macchina!!
    Ci ho messo un po' a riprendermi dallo spavento e ovviamente non mi sono fermata perché sono riuscita a riflettere... Non sentivo rumori strani nè al motore nè alle ruote (eh si che se avessi avuto la gomma a terra me ne sarei accorta no?!) quindi non mi sono fidata del "consiglio" (mi volevano aiutare, mi volevano... certo... come no!!).
    Sicuramente hanno raggiunto lo scopo di mandarmi nel panico, d'impaurirmi (tanto che pure se avevo pensato di scattargli una foto non l'ho fatto per paura di ritorsioni immediate).
    Che sia stato uno choc non ci piove (ho temuto per la mia vita, non potevo raccontarlo a nessuno, è stato del tutto inaspettato) ... però sono riuscita a ragionarci su e ho scelto di non fermarmi neanche dal benzinaio, talmente è stata forte lo spavento che mi sono presa!! Sentivo il cuore battere all'impazzata!

    Comunque sono riuscita a ragionare sul da farsi e quindi, spero di non avere conseguenze da questo choc visto che la soluzione l'ho trovata.

    sorellaluna&fratellosole: Soltanto un esperto delle 5LB potrebbe rispondere al meglio, ma visto che manca il punto 4 ("non c'è soluzione") credo che probabilmente andrà bene ;)

    Terry: PS= riguardo il punto 3 (la persona saprà di aver vissuto qualcosa di pesante, potrà descrivere la scenama non avrà accesso al "risentito" che è quello che gli permette di condividere la sua emozione con gli altri) è proprio così che mi sento!!
    Nonostante ne abbia parlato non ho ancora focalizzato bene cosa ho provato (dapprima sbigottimento, poi paura, poi rabbia-che-mi-ha-fatto-scegliere... e ora? boh! Quello che ho raccontato è solo qualcosa, non è tutto. E' un racconto incompleto, manca qualcosa che mi ha lasciata in sospeso... e non lo so descrivere.)

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