Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

martedì 27 novembre 2012

Graviola, un miracolo della natura!

Che Madre Natura sia la nostra migliore amica e che da Lei non si finisce mai di apprendere non ho mai avuto dubbi. Quindi oggi condivido questo "passa parola" sulle informazioni riguardanti la
Graviola

Il Sour Sop (nome in inglese) o il frutto della Graviola è naturale rimedio per debellare le cellule del cancro. Rimedio 10.000 volte più forte rispetto alla chemioterapia.

Perché non siamo a conoscenza di questo?
Perché alcune grande società volevano recuperare i soldi investiti in anni di ricerca, cercando di fare una versione “chimica” di questo rimedio per la vendita.
Molte persone sono morte invano, mentre queste case farmaceutiche tenevano nascosto il segreto della Graviola, incassando milioni di dollari.

E’ giusto quindi passare le informazioni ad amici e conoscenti, in modo che al momento del bisogno possano avere la possibilità di scegliere se usufruirne, anche come prevenzione.

Il sapore è gradevole, ed è un prodotto completamente naturale.
Gli effetti collaterali sono da considerarsi nell'uso improprio (come ad esempio se si adopera in dosi elevate, ma, forse è inutile ribadirlo, si sa già che ...
il troppo stroppia!).
Questa pianta ha molti benefici, ma è rinomata i suoi ottimi effetti anti-cancro.
Essa è un rimedio provato contro il cancro di ogni tipo, ma oltre a questo, la Graviola è un agente antimicrobico ad ampio spettro per le infezioni, sia batteriche che fungine, è efficace contro parassiti interni e vermi, abbassa la pressione sanguigna alta e viene utilizzato per i disturbi della depressione, stress e nervoso.

Ecco la storia dell’albero di Graviola:
La verità è incredibilmente semplice: nel profondo della foresta amazzonica cresce un albero che potrebbe letteralmente rivoluzionare quello che, il medico, e il resto del mondo pensa rispetto al possibile trattamento del cancro e alle possibilità di sopravvivenza.
Il futuro non è mai stato più promettente.

La ricerca mostra che, con estratti di questa pianta miracolosa ora può essere possibile:
* Combattere il cancro definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso e perdita di capelli (come accade con la chemioterapia).
* Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni mortali.
* Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.
* Aumentare l’energia e migliorare la visione della vita.

La fonte di queste informazioni è altrettanto sorprendente:
Viene da uno dei più grandi produttori di farmaci Americani ed è frutto di oltre 20 test di laboratorio effettuati fin dal 1970!

Ecco che cosa i test hanno evidenziato:
* Efficace nel colpire e uccidere le cellule maligne in 12 tipi di cancro, tra cui quello del colon, del seno, della prostata, del polmone e del pancreas.
* I composti dell’albero di Graviola hanno dimostrato di essere fino a 10.000 volte più forte nel rallentare la crescita delle cellule tumorali rispetto all’Adriamicina (un farmaco chemioterapico comunemente usato nella cura del cancro).
* A differenza della chemioterapia, il composto estratto dall’albero di Graviola uccide solo le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane!!!

Le incredibili proprietà anti-cancro della Graviola sono state ampiamente studiate, e allora perché non avete mai sentito parlare?
Varie parti dell’albero di Graviola, compresa la corteccia, le foglie, le radici, frutta e i semi-sono stati utilizzati per secoli dagli uomini della medicina e Indiani nativi d’America per curare le malattie cardiache, asma, problemi al fegato e l'artrite.
Proseguendo, una nota società farmaceutica americana, riversò denaro e risorse per provare le proprietà anti-tumorali dell’albero di Graviola, rimanendo scioccati dai risultati.
La Graviola ha dimostrato di essere un uccisore del cancro.
Ma è qui che purtroppo ha termine la sua storia.
La società ricercatrice, ha un problema enorme con questo albero: essendo un prodotto del tutto naturale, ai sensi del diritto federale non è brevettabile.
Non c'è modo di fare profitti con la Graviola.

La stessa casa farmaceutica ha investito quindi quasi sette anni a cercare di sintetizzare due ingredienti della Graviola anti cancro, ma non è stato possibile sintetizzarne in alcun modo i suoi principi attivi. L'originale semplicemente non poteva essere replicato.
Non c'era modo con cui la società farmaceutica in questione avesse potuto proteggere i propri interessi e riavere il denaro investito nella ricerca, così abbandonò il progetto e decise di non pubblicare i risultati della sua ricerca!
Per fortuna, però, uno scienziato del team della ricerca  portò alla luce quanto scoperto, e pur rischiando il futuro della sua carriera, contattò una società dedita alla raccolta delle piante medicinali della foresta pluviale amazzonica e denunciò la cosa.

Miracolo!
Quando la notizia venne alla luce, scatenò diverse turbolente polemiche.
Il National Cancer Institute eseguì la prima ricerca scientifica nel 1976. I risultati  dimostrarono che le foglie e gli steli della Graviola erano trovati efficaci per attaccare e distruggere le cellule malate.
Inspiegabilmente, questi risultati sono stati pubblicati in un rapporto interno e mai rilasciato al pubblico .

Dunque, dal 1976 la Graviola ha dimostrato di essere un killer del cancro immensamente potente in 20 test di laboratorio indipendenti, ma nessuno studio randomizzato doppio cieco è mai stato avviato.

Uno studio pubblicato sul Journal of Natural Products, a seguito di un recente studio condotto presso l'Università Cattolica della Corea del Sud ha dichiarato che una sostanza della Graviola è in grado di uccidere selettivamente le cellule tumorali del colon con una potenza 10.000 superiore al farmaco chemioterapico comunemente usato come la Adriamicina.

La relazione dell'Università Cattolica della Corea del Sud rivela che la Graviola ha dimostrato di mirare selettivamente le cellule tumorali lasciando intatte le cellule sane, a differenza della chemioterapia che mira indiscriminatamente a tutte le cellule che attivamente si riproducono e che causa quegli effetti collaterali spesso devastanti di nausea, perdita dei capelli e delle difese immunitarie nei pazienti oncologici.

Uno studio della Purdue University ha recentemente provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei linee di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro i tumori della prostata, del pancreas e del polmone.

Tratto da un articolo di Juicing Vegetables e Rawforbeauty.

Silvia Pepe, Smile Therapy



Premesso che abbiamo capito che non possono essere sintetizzati i suoi principi attivi e quindi non può venduto come farmaco, mi sa proprio che l'uso migliore sia quello "al naturale" così come usa da tempo immemorabile chi ha avuto la fortuna di essere nato nello stesso luogo geografico dove vive la graviola :) 

Comunque sia, penso che qualche altro dato non guasta per avere una panoramica più ampia della conoscenza di questo albero e dei suoi frutti (in tutti i sensi!):

La graviola
E' un albero originario della maggior parte delle aree tropicali del Sud e Nord America, Amazzonia compresa. Produce un frutto grande e di colore giallo verde che può pesare fino a 5 kg, con un diametro di 15-23 cm contenente all'interno una morbida polpa bianca. I frutti crescono su un piccolo e dritto albero sempreverde, alto 5-6 m con grandi foglie lucenti di colore verde scuro.
E' apprezzata in Brasile per il suo piacevole aroma ed il suo sapore unico. Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità che gli alcaloidi presenti nella Graviola abbiano forti effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite.
Per la sua composizione è sperimentato per le presunte proprietà anti-cancerose. La frutta, venduta in molti mercati dei tropici, viene chiamata guanábana nei paesi di lingua Spagnola e Graviola in Brasile.
Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, specie le foglie, la corteccia e le radici a cui sono attribuite diverse proprietà.

Sono stati riscontrati nella Graviola molti composti bioattivi e fitochimici che gli scienziati studiano sin dal 1940 e i molti usi nella medicina naturale sono stati convalidati dalla ricerca scientifica. Tre gruppi di ricerca separati hanno isolato i composti di acetogenina nella graviola e hanno dimostrato proprietà antitumorali ed anticancerogene significative (toxicity selettivo contro i vari tipi di cellule di cancro senza nuocere alle cellule sane). 

Sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte. Molte delle acetogenine hanno dimostrato il toxicity selettivo alle cellule tumorali a dosaggi molto bassi. Quattro di questi studi sono stati pubblicati nel 1998 e dimostrano la forte capacità antitumorale ed antivirale degli estratti di Graviola.

L'Università di Purdue, in Lafayette Occidentale, Indiana, ha condotto un’importante ricerca sull'acetogenine (grazie ad una sovvenzione dell'Istituto Nazionale sul Cancro e l'Istituto Nazionale di Salute americano - NIH) ed il suo personale ha analizzato almeno nove brevetti (americani ed internazionali).

dati tecnici

Famiglia: Annonaceae
Genere: Annona
Specie: muricata
Nomi comuni: Graviola, Brazilian paw paw, guanábana, soursop,
Parti Usate: Foglie, frutto, semi, corteccia, radici.

Etnobotanica: usi nel mondo

Brasile: analgesico, febbre, nevralgia, parassiti, reumatismi.
Haiti: astenia, cataplasmi, cicatrizzante, tosse, diarrea, emetico, influenza, pediculicida, pellagra, sonnifero, piaghe, spasmi, stomachico.
Bahamas: colpi di freddo, febbre, influenza, nervosismo, palpitazioni, eruzioni, sedativo, malattie della pelle.
Jamaìca: antispasmodico, diuretico, febbre, lattagogo, vermifugo.
Malesia: foruncoli, tosse, dermatosi, reumatismi.
Messico: astringente, diarrea, dissenteria, febbre, pettorale, tigna, scorbuto.
Panama: antielmintico, diarrea, dissenteria dispepsia, ulcera (stomaco), reni, piscicida, vermifuga.
Curacao: parto, cistifellea, nervosismo, sedativo del parto, tè, tranquillante.
Altre regioni: analgesico, artriti, asma, astringente, antinfiammatorio, dissenteria, febbrifugo, insetticida, cianosi, reni, lattagogo, malaria, pettorale, piscicida, scorbuto, stomaco.

mercoledì 21 novembre 2012

Il cancro visto da Warburg nel 1931

Nel 1931 Otto Heinrich Warburg ha scoperto la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.

 Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nobel per la medicina nel 1931. 
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come ad esempio l’italiana AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.

 Otto Heinrich WarburgPochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro. Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel. Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.
Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
"I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini"
Ph e saluteNella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che ha alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.

In sintesi:

  • Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.

Importante: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo.

(...)

Gli alimenti che acidificano il corpo:

  • Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
  • Carne. (Tutti i tipi)
  • Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
  • Il sale raffinato.
  • Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
  • Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
  • Margarina.
  • Antibiotici e medicine in generale.
  • Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
  • Alcool.
  • Tabacco. (Sigarette)
  • Antibiotici e medicina in generale.
  • Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
  • Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.

Gli alimenti alcalinizzanti:

* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti – non fatevi ingannare dal sapore acidulo)
* I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla la pianta è fortemente alcalina.
(Da qualsiasi pianta) (in particolare aloe vera, noto anche come aloe)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
(...)
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.
Ippocrate (il padre della medicina)

l'articolo integrale potrete leggerlo qui: Fonte

giovedì 8 novembre 2012

Differenza tra conflitto psicologico e biologico

Qual è la differenza tra un conflitto psicologico ed uno biologico?
Nella vita abbiamo spesso delle difficoltà, situazioni sgradite che ci mettono in crisi. Eppure non tutte ci portano a vivere le stesse conseguenze.

Alcuni conflitti ci stressano solamente, altri ci fanno ammalare.
I primi sono conflitti psicologici, mentre i secondi sono di tipo biologico.
  • Per conflitto s'intende una situazione in cui non possiamo ottenere ciò che vorremmo o di cui abbiamo bisogno. Magari è un'aspettativa delusa, oppure un imprevisto doloroso.

    I conflitti biologici sono tutte quelle circostanze in cui è in pericolo la vita stessa dell'individuo. A quel punto ciò che più ha importanza è trovare una soluzione rapida ed efficace per salvarsi, non c'è tempo per fare dissertazioni filosofiche.

    E' una questione di gerarchie. 
    Il cervello biologico ha il compito specifico di allungarvi la vita il più possibile  e nel migliore dei modi possibile per lui. Pur di riuscirci applicherà tutte quelle soluzioni già immagazzinate nelle sue memorie cellulari e che hanno dimostrato di essere state utili in passato.

    Se è necessario, il vostro cervello animale si impadronirà completamente di voi, sorvolando sulle vostre credenze, i vostri valori, il buon senso sociale, calpesterà chiunque pur di cavarsela. Ma se ciò accade significa solamente una cosa, che voi vi trovavate in condizioni estreme e in pericolo di vita.

    I requisiti per avere un conflitto di tipo 'biologico' sono molto precisi.

    1) Deve essere un avvenimento Drammatico (pericoloso per la sopravvivenza).

    2) Deve essere un avvenimento Inaspettato (non poteva in alcun modo essere prevedibile. La mente non si era ancora abituata all'idea perchè non ci aveva mai pensato).

    3) L'avvenimento drammatico e inaspettato è vissuto nell'isolamento (la persona saprà di aver vissuto qualcosa di pesante, potrà descrivere la scena ma non avrà accesso al 'Risentito' che è quello che gli permette di condividere la sua emozione con gli altri.
    La persona sarà sola perchè non riesce a capire cosa ha provato e nessuno riesce a capire ciò che gli succede).

    4) Non ci sono soluzioni praticabili alla situazione (questo evento è risolvibile? E in che modo? se ci sono soluzioni alternative allora per il cervello biologico può funzionare, il conflitto biologico viene ugualmente risolto, lo stress si elimina e la salute ritorna a livelli standard).

    Il problema è che le persone non sanno come si entra in conflitto e non sanno nè individuare gli choc, nè applicare le dovute soluzioni.

    Hamer chiama DHS il conflitto biologico, ovvero Dirk Hamer Sindrome. Infatti Hamer ebbe un conflitto biologico a seguito del trauma per la perdita del figlio Dirk morto in circostanze drammatiche, colpito da un colpo di fucile per mano di Vittorio Emanuele nel 1978.

    Se sono presenti tutte e 4 le condizioni di cui sopra, avremo un conflitto biologico, di conseguenza il tronco cerebrale andrà in allarme e richiederà l'applicazione di un programma speciale di sopravvivenza, che di solito chiamiamo malattia fisica, ma può essere anche un problema di tipo psichiatrico.

    Se anche solo una di quelle 4 condizioni non è soddisfatta, al posto di un conflitto biologico avremo un conflitto psicologico. La differenza è che nessuna malattia colpirà il nostro organismo.

    Poichè è assolutamente impossibile evitare di vivere degli choc e dunque dei conflitti inaspettati, drammatici o in isolamento; la miglior forma di prevenzione/azione è quella di ampliare le nostre vedute in modo da raccogliere i mezzi per ottenere quante più soluzioni ai problemi giornalieri possibile.


    Terry: A proposito di questo argomento, oggi ne ho vissuto uno particolare di choc: sono stata puntata da un auto che voleva farmi fermare a tutti i costi e per farlo ha usato un banale trucco= mi ha fatto rallentare la marcia mettendosi davanti alla mia auto più volte, e siccome stavo sulla Pontina ci ho messo un po' prima di riuscire a sorpassarla, ma proprio in quel momento (nel momento del sorpasso inevitabilmente lento), un terzo passeggero ha lanciato qualcosa sulla mia auto.
    Ho sentito un gran botto (così forte che ho addirittura pensato che avevano sparato sulla carrozzeria dell'auto!). Loro ce li avevo proprio di fianco quando mi sono voltata a guardare se potevo rientrare. Ho visto che mi hanno fatto cenno che qualcosa non andava nelle ruote e mi hanno invitano a fermarvi. Ripetutamente. Con le loro facce losche, ma vestiti per bene e con una bella macchina!!
    Ci ho messo un po' a riprendermi dallo spavento e ovviamente non mi sono fermata perché sono riuscita a riflettere... Non sentivo rumori strani nè al motore nè alle ruote (eh si che se avessi avuto la gomma a terra me ne sarei accorta no?!) quindi non mi sono fidata del "consiglio" (mi volevano aiutare, mi volevano... certo... come no!!).
    Sicuramente hanno raggiunto lo scopo di mandarmi nel panico, d'impaurirmi (tanto che pure se avevo pensato di scattargli una foto non l'ho fatto per paura di ritorsioni immediate).
    Che sia stato uno choc non ci piove (ho temuto per la mia vita, non potevo raccontarlo a nessuno, è stato del tutto inaspettato) ... però sono riuscita a ragionarci su e ho scelto di non fermarmi neanche dal benzinaio, talmente è stata forte lo spavento che mi sono presa!! Sentivo il cuore battere all'impazzata!

    Comunque sono riuscita a ragionare sul da farsi e quindi, spero di non avere conseguenze da questo choc visto che la soluzione l'ho trovata.

    sorellaluna&fratellosole: Soltanto un esperto delle 5LB potrebbe rispondere al meglio, ma visto che manca il punto 4 ("non c'è soluzione") credo che probabilmente andrà bene ;)

    Terry: PS= riguardo il punto 3 (la persona saprà di aver vissuto qualcosa di pesante, potrà descrivere la scenama non avrà accesso al "risentito" che è quello che gli permette di condividere la sua emozione con gli altri) è proprio così che mi sento!!
    Nonostante ne abbia parlato non ho ancora focalizzato bene cosa ho provato (dapprima sbigottimento, poi paura, poi rabbia-che-mi-ha-fatto-scegliere... e ora? boh! Quello che ho raccontato è solo qualcosa, non è tutto. E' un racconto incompleto, manca qualcosa che mi ha lasciata in sospeso... e non lo so descrivere.)