Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

martedì 15 maggio 2012

Ritorno al passato

Ecco fatto! Ci risiamo... la signora angoscia è tornata a farmi visita poco fa e nonostante io sappia che si tratta di un "ritorno al passato" non c'è verso di mandarla via (almeno per il momento!).
Giusto un'ora prima ho risentito parlare (soltanto parlare) di cancro e siccome questo è il tempo in cui li ho affrontati (al plurale, si, perché sono stati due!) sia nella privamera 2004 che in quella 2005, m'è tornato su tutto quello che ho vissuto. Particolari (e stati d'animo specialmente!) compresi.
Risultato: angosciaaaaaaa!!
Sono passati tanti anni ma il trauma psicologico non credo di averlo digerito ancora, infatti basta niente a farmi rivivere tutta l'esperienza (durata in toto 8 anni tra interventi, cure e controlli... ora invece mi sono fermata perché mi sento davvero stanca!).
Già il fatto di scriverlo mi fa stare leggermente meglio.
Può darsi che sia dovuto al fatto che parlarne comunque sia fa sempre bene.
Ovviamente ne parlo tra me e me perché non ci sono persone con cui ne possa parlare, non ci sono persone che vorrebbero sentire come mi sento...
"Ora sei guarita no? e che ci pensi a fare?"
Quello che non si comprende è che la cosa non è razionale: il corpo ricorda e di conseguenza poi anche la mente comincia a rielaborare.
Quello che la maggior parte delle persone vuol sentirsi rispondere, alla domanda:
"Come stai?"
"Bene grazie, e tu?"
Non ci provo nemmeno a raccontarmi o a sfogarmi con parenti e amici. Per queste cose loro non ci sono e a me viene da piangere.
Le uniche persone con le quali potevo confidarmi e sentirmi pienamente capita sono partite per "il lungo viaggio" e ora posso solo comunicare in quel senso astrale che tanto ci appartiene (perché anche quando eravamo tutte qui ci sentivamo compagne astrali!).

Il corpo non è una macchina che ad un guasto si ripara e poi ricomincia a funzionare.
Il corpo ricorda.
Quando lo "ripari" (che poi è sempre un togliere pezzi) funziona la metà di come funzionava prima.
Non mi sto lamentando ovviamente, perché sono qui e sto scrivendo, perché mi è stata data una seconda possibilità, perché oltre al trauma (sembrerà strano) ho vissuto anche bei momenti di soddisfazione e d'intensa comunione con l'Essenza Vitale per eccellenza, Dio (o chiamatelo come volete ma un nome non cambia il profondo contatto che ho avuto). E questo mi ha dato la forza per andare avanti con Fiducia, comprendendo che nella vita nulla capita per caso.
Ho compreso che questa esperienza mi ha fatta entrare in un mondo che non avrei mai voluto conoscere di mia spontanea volontà (proprio come accade alle persone che non sono disposte ad ascoltare il mio sfogo...). Entrando in questo, ho potuto anche vedere con occhi diversi mille sfaccettature di questa "malattia" (le virgolette ci vogliono perché è riduttivo chiamarla malattia) che ti cambia profondamente e per sempre.

Va bene. Sto respirando meglio. Ho ricacciato le lacrime dicendomi che non hanno senso e che dovrebbero essere lacrime di gioia e non di angoscia...
Fuori c'è il sole!

Buona Vita


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