Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

mercoledì 1 giugno 2011

post trasportato

Oggi voglio pubblicare un post che ho letto su un'altra pagina dedicata allo studio delle 5 leggi biologiche. Il post in questione è stato scritto dal dott. Pasquale Aiese (studioso del "le 5 leggi biologiche" di Hamer):
Quello che resta nella valutazione dei fenomeni biologici e nel tentativo di rappresentarli matematicamente, è il rapporto tra il cervello "antico" e le vibrazioni che esso raccoglie con la sua velocità riflessa di tipo arcaico e il cervello... "nuovo" che oltre allo stile comportamentale relativo alla sopravvivenza è costretto a muoversi in percorsi obbligati... credere all'invecchiamento, credere alla disfunzione, credere alla malattia e credere ancora che serva anche un sistema per prevenire il tutto o per curarlo...
Tutto questo sistema di "credenze" permette da un lato l'appartenenza al branco del XXI secolo e la gioia relativa nel sentirsi al sicuro (placebo), almeno fino al prossimo controllo (screening), protetti da ciò che può derivare da una qualsiasi terapeutica (credere nella cura).
Il "progresso" nasconde però una "nemesi" poichè l'appartenenza al gruppo (branco) passa anche per il sacrificio che questo comporta come vittime sacrificali di un inevitabile destino di malattia definibile "incurabile" (effetto nocebo della diagnosi)... Molte persone muoiono nell'angoscia e con il compito di non "pesare" sulle vite altrui e questo fa altrettanta buona coscienza e senso di appartenenza... in attesa che la prossima vittima sacrificale sia anche l'ultima in nome di una ricerca scientifica che ha bisogno del tuo 8 per mille... e donarlo permette ancora di credere che qualcosa guarisca e qualcosa no... Ma purtroppo nei codici arcaici (amigdala, lobo limbico, corpo striato) non è prevista la parola "guarigione" e nemmeno "malattia"... è previsto la paura del predatore(adrenalina), l'ansia verso la preda (dopamina), il lavoro che tutto questo comporta. (istamina e serotonina) e la ricompensa che ci aspetta (piacere endorfinico).
La Gioia esce fuori dal circuito della sopravvivenza quella è un po' più in alto ...in quell'area dove persino Hamer non ha mai trovato relè (la Porta dell'anima per Lui, .la Shushmna per gli antichi e La relazione con l'infinito per Buddha).
Riconquistare la direzione del nostro viaggio verso la Gioia......perchè la vita, nonostante i nostri tentativi di spiegarcela resta un miracolo!!!
un abbraccio

SorellaunaeFratellosole:
Buongiorno Pasquale, è sempre un piacere leggerti. Stamani, aprire la pagina e trovare questo tuo post è stato rivelatore per me. Sono tornata automaticamente a vivere lo stato d'animo che ho provato circa 6 anni fa e che mi ha dato la forza di affrontare con "filosofia" l'avventura/disavventura che sono stata "chiamata" ad attraversare (continuo a viverla tutt'oggi quell'avventura, mentre lo stato d'animo ha oscillato fino ad arrivare al pessimismo per poi a tornare quello di partenza). Lo stato d'animo di cui parlo è la calma interiore dopo la tempesta (la certezza che tutto "vada come deve andare", che la vita è un miracolo, che sono rari i casi di Santità nella Sanità....).
PS: anche le condizioni astronomiche hanno contribuito a farmi provare tutto questo: ... Venere è stella del mattino, proprio come 6 anni fa! (le coincidenze... tzsè!).
un abbraccio virtuale, ma davvero affettuoso.

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