Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

venerdì 2 maggio 2014

Laboratorio armonico (9)


di Luca Giorgetti

Con questo video introduttivo
https://www.youtube.com/watch?v=3A7IA-BBsZA 
ci avvieremo verso lo studio delle 5 leggi biologiche: col tempo diventerà chiara l'attinenza ai propositi del gruppo 



Prima di addentrarci nell’argomento delle 5 leggi biologiche, dette anche “Nuova Medicina Germanica” (o NMG), è bene sottolineare alcuni punti. 


1 – Non è chiesto di credere a nulla o a nessuno, ma solo di verificare personalmente. Questo argomento è inserito in un contesto di lavoro su di sé. Quindi, per definizione, non si può accettare nulla come oro colato.

2 – Nel tentativo di cambiare lo status quo delle cose (ovvero di cambiare schemi mentali e credenze), è sempre bene domandarsi il perché si sta andando in una certa direzione. Ognuno è libero di ritenersi soddisfatto o meno della medicina tradizionale, ed in base a questo può valutare se approfondire l’argomento o meno.

3 – Non è possibile approcciarsi a questo studio se ancora riteniamo preferibile delegare la responsabilità della nostra salute ad altri.

4 – Hamer, colui che ha messo per iscritto le 5 leggi, ha avuto (e tuttora ha) una vita estremamente travagliata dal punto di vista legale. Non voglio che questo sembri un segreto, anzi, è sufficiente spulciare qualcosa su internet per trovare fazioni “pro” Hamer e “contro” Hamer.

Insomma, pensare di fare un lavoro su di sé senza considerare l’aspetto “malattia” è non dico paradossale ma quanto mai limitativo.

Se il proposito è quello di arrivare a capire come funziona la “macchina” per uscire in qualche modo dalla “legge dell’accidente”, non è possibile ignorare un fattore importante come la malattia.

Incastrare i fattori “malattia + lavoro su di sé” è arduo: è facile finire sia nel superstizioso sia nel banale.

Per cui… in guardia!


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